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Vincitore di prestigiosi premi in concorsi internazionali (secondo premio al Concorso Davidov di Riga e al Concorso Penderecki di Cracovia, terzo premio al Concorso Brahms di Poertschach e premio speciale al Concorso Lutoslawski di Varsavia con giuria presieduta da Rostropovich, Premio Calpurnia di Città di Castello), il violoncellista Fernando Caida Greco ha ottenuto all’unanimità il primo premio assoluto al Concorso “V.Bucchi” di Roma 2002, riconoscimento che lo ha portato ad esibirsi per le più importanti stagioni concertistiche (Società dei Concerti di Milano -Sala Verdi, Università Cattolica di Roma, Società “B.Barattelli” di L’Aquila, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Olimpico e Auditorium di Vicenza, Stadt-Casino Basel, Festival delle Nazioni di Città di Castello, Teatro Coccia di Novara, Teatro “Lauro Rossi” di Macerata, Sala Maffeiana di Verona, Auditorium Parco della Musica di Roma…), riscuotendo ovunque entusiastici consensi di pubblico e critica (“…una raffinata interpretazione dello Stabat Mater di K. Nystedt: il violoncellista Fernando Caida Greco ha affascinato con la sua espressiva sottolineatura della parte corale, e nei passaggi solistici ha reso realmente visibile con la propria sonorità appassionata e dolorosa la sofferenza di Maria ai piedi della Croce. L’intonazione era chiara e affilata come la lama di un coltello: una gioia per le orecchie!…” – Basler Zeitung,29 gennaio 2002; “…con tanta vitalità ed energia il giovane virtuoso Fernando Caida Greco ha saputo convertire le suggestioni di danza di queste atmosfere festive in immaginazione musicale. Pienezza e qualità di suono, pura bellezza spirituale…” – Matthias Entress, Berliner Morgenpost, 26 gennaio 2000; “…Fernando Caida Greco ha suonato una Sonata per violoncello nella quale il compositore Alfred Knuesel, in modo estremamente abile, intesseva la propria musica con quella di tre Sarabande di J.S. Bach. Il violoncellista interpretava il brano in modo intenso e preciso” -Basler Zeitung, 2 aprile 2012; “…Un brano, composto da Alfred Knuesel, veniva eseguito dal violoncellista Fernando Caida Greco, apprezzato a livello internazionale. Ricevette un lungo applauso. Era un evento di arte suprema” – Xavier Pfister, Kirche Heute, n°16 2012).
Nato a Buenos Aires, Fernando Caida Greco si diploma, sedicenne, con il massimo dei voti e la lode al conservatorio Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Jorge Schultis. In seguito ad una Borsa di studio del Mozarteum Argentino, prosegue la sua formazione artistica con Amedeo Baldovino e poi alla Musik-Akademie di Basilea, dove consegue, sempre con il massimo dei voti e la lode sia il “Leher Diplom” che il “Solisten Diplom”. Cresciuto alla scuola di Ivan Monighetti e Rocco Filippini, sotto la cui guida si è anche diplomato, con lode, presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Fernando Caida Greco è stato definito da quest’ultimo “…un solista eccezionalmente autorevole e un musicista perfetto e completo…” Ha debuttato a sedici anni con il Concerto in Re Maggiore di Haydn e, sempre in qualità di solista si è esibito con la Sinfonie-Orchestre di Basilea, L’Ensemble “Alla Corda” di Zurigo, L’Orchestra Sinfonica Abruzzese, I Solisti Aquilani, L’Orchestra Sinfonica della Valle D’Aosta, l’Orchestra “Accademia i Filarmonici” di Verona, l’Orchestra Sinfonica di Pescara, l’Orchestra “Gli Archi del Cherubino”, l’Orchestra Filarmonica di Varsavia, la Roma Philarmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica “Tito Schipa” di Lecce, l’Orchestra Regionale Toscana, L’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano con la quale ha eseguito, presso il Teatro Dal Verme di Milano, il Secondo Concerto di Nino Rota e il Concerto in Re Maggiore di Haydn (entrambi trasmessi poi da Rai Radio Tre e diretti da Andrea Battistoni).
Ha tenuto concerti in Italia, Svizzera, Austria, Germania, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Francia, Lettonia, Portogallo, Spagna, Grecia, Turchia, Cina, Stati Uniti e Canada.
Su invito personale del Maestro Salvatore Accardo, è stato componente dell’omonimo Quartetto nella serie di concerti che si sono tenuti nell’ambito del Festival MITO (Conservatorio G. Verdi di Torino) e del Festival “Notti Trasfigurate” (Teatro Olimpico e Auditorium di Vicenza).
Appassionato studioso della trattatistica del violoncello, esegue su strumenti originali la musica di tutte le epoche, utilizzando violoncelli in condizioni originali e montati in budello nudo financo per il repertorio del ‘900 e la musica contemporanea, seguendo rigorosamente la prassi esecutiva della scuola italiana classica. Tiene regolarmente conferenze e Masterclass sull’argomento. A questo proposito, è di prossima pubblicazione la sua revisione, per i tipi della Società Editrice di Musicologia, del Metodo di violoncello di Guglielmo Quarenghi, il più importante trattato italiano per violoncello dell’800, contenente tra l’altro uno dei più approfonditi capitoli sull’accompagnamento dei recitativi d’opera al violoncello armonizzante. Tale prassi è stata di recente riproposta in teatro (per la prima volta in Italia dopo quasi cento anni) ad opera di Fernando Caida Greco durante “Il viaggio a Reims” di Gioacchino Rossini, produzione del Teatro Coccia di Novara (2015).
Fernando Caida Greco ha inoltre effettuato numerose registrazioni radiofoniche e televisive, tra cui è da menzionare il concerto trasmesso in diretta dalla Radio di Berlino nel gennaio del 2000 in duo con Frangiz Ali-Zade, concerto durante il quale ha sostituito il suo maestro Ivan Monighetti. Nel 2002 Monighetti gli ha chiesto di sostituirlo ancora e ha così tenuto a Basilea la prima assoluta dello “Stabat Mater” di K. Nysted per violoncello e coro.
Queste affermazioni hanno portato diversi compositori a interessarsi a lui: Sergio Calligaris gli ha dedicato la sua versione per violoncello del “Doppio Concerto” per violino, pianoforte e archi e il compositore svizzero Alfred Knüsel ha scritto un Concerto per violoncello e orchestra per lui espressamente concepito.
La sua passione per la musica da camera lo ha portato a collaborare con artisti quali Salvatore Accardo, Sergio Azzolini, Laura De Fusco, Edoardo Torbianelli, Francesco Manara, Pierre-André Taillard, Enrico Onofri, Oscar Ghiglia, Bruno Giuranna, Franco Petracchi, Rocco Filippini, Paolo Bordoni, Andrea Bacchetti, Marco Grisanti.
Recentemente, ha tenuto la prima assoluta del Concerto per violoncello e orchestra di Alfred Knüsel per la IGNM Svizzera (Zugo, Lucerna e Basilea) con l’“Ensemble Montaigne”, la prima assoluta di “Abstract Extension” di Andrea Manzoli con l’ISA all’Auditorium di Renzo Piano a L’Aquila e due concerti alla Biennale Musica di Venezia con musiche di Betsy Jolas (“Wanderlied” per violoncello e 15 strumenti con l’ensemble “Geometrie Variabili”) e brani per violoncello solo in prima assoluta di Andrea Manzoli, Alessandra Bellino, Umberto Pedraglio, Alessandra Ravera e Sonia Bo.
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Winner of prestigious prizes in international competitions (second prize at the Davidov Competition in Riga and at the Penderecki Competition in Krakow, third prize at the Brahms Competition in Poertschach and special prize at the Lutoslawski Competition in Warsaw with jury chaired by Rostropovich, Calpurnia Prize of Città di Castello) , the cellist Fernando Caida Greco unanimously obtained the first absolute prize at the “V.Bucchi” Competition in Rome 2002, a recognition that led him to perform for the most important concert seasons (Società dei Concerti di Milano – Verdi Hall, University Cattolica of Rome, “B.Barattelli” Society of L’Aquila, Ponchielli Theater of Cremona, Olympic Theater and Auditorium of Vicenza, Stadt-Casino Basel, Festival of Nations in Città di Castello, Coccia Theater of Novara, “Lauro Rossi” Theater in Macerata, Sala Maffeiana in Verona, Auditorium Parco della Musica in Rome …), enjoying enthusiastic acclaim from the public and critics everywhere (“… a refined interpre tation of the Stabat Mater by K. Nystedt: the cellist Fernando Caida Greco fascinated with his expressive underlining of the choral part, and in the solo passages he made the suffering of Mary at the foot of the Cross really visible with his passionate and painful sonority. The intonation was clear and sharp as a knife blade: a joy for the ears! … “- Basler Zeitung, January 29, 2002; “… With so much vitality and energy the young virtuoso Fernando Caida Greco has been able to convert the dance suggestions of these festive atmospheres into musical imagination. Fullness and quality of sound, pure spiritual beauty… ”- Matthias Entress, Berliner Morgenpost, January 26, 2000; “… Fernando Caida Greco played a Cello Sonata in which the composer Alfred Knuesel, in an extremely skilful way, interwoven his music with that of three Sarabandas by J.S. Bach. The cellist interpreted the piece in an intense and precise way ”-Basler Zeitung, 2 April 2012;
Born in Buenos Aires, Fernando Caida Greco graduated at the age of sixteen with full marks and honors at the Santa Cecilia Conservatory in Rome under the guidance of Jorge Schultis. Following a scholarship from the Argentine Mozarteum, he continued his artistic training with Amedeo Baldovino and then at the Musik-Akademie in Basel, where he obtained, always with full marks and honors, both the “Leher Diplom” and the “Solisten Diplom “. Growing up at the school of Ivan Monighetti and Rocco Filippini, under whose guidance he also graduated, with honors, from the National Academy of Santa Cecilia, Fernando Caida Greco was defined by the latter as “… an exceptionally authoritative soloist and musician perfect and complete … “He made his debut at the age of sixteen with Haydn’s Concerto in D Major and, again as a soloist, he performed with the Symphonies-Orchester of Basel, the Ensemble” Alla Corda “of Zurich, The Symphony Orchestra Abruzzese, I Solisti Aquilani, the Symphony Orchestra of Valle D’Aosta, the “Accademia i Filarmonici” Orchestra of Verona, the Symphonic Orchestra of Pescara, the “Gli Archi del Cherubino” Orchestra, the Warsaw Philharmonic Orchestra , the Rome Philarmonic Orchestra, the “Tito Schipa” Symphony Orchestra of Lecce, the Tuscan Regional Orchestra, the Orchestra dei Pomeriggi Musicali of Milan with which he performed the Second Concert of Nino at the Dal Verme Theater in Milan Rota and the Concerto in D M added by Haydn (both later broadcast by Rai Radio Tre and directed by Andrea Battistoni).
At the personal invitation of Maestro Salvatore Accardo, he was a member of the homonymous Quartet in the series of concerts that were held as part of the MITO Festival (G. Verdi Conservatory of Turin) and of the “Notti Trasfigurate” Festival (Olympic Theater and Auditorium of Vicenza).
Passionate scholar of cello treatises, he performs music from all eras on original instruments, using cellos in original conditions and set up in gut strings even for the 20th century repertoire and contemporary music, strictly following the performance practice of the classical Italian school. He regularly holds conferences and masterclasses on the subject. In this regard the release of his revision of Guglielmo Quarenghi’s method of cello – the most important Italian treatise for cello of the 1800 – for the types of the Publishing Society of Musicology, is forthcoming, containing among other things one of the most in-depth chapters. on the accompaniment of opera recitatives on the harmonizing cello. This practice has recently been revived in the theater (for the first time in Italy after almost a hundred years) by Fernando Caida Greco during “Il viaggio a Reims” by Gioacchino Rossini, a production of the Coccia Theater in Novara (2015).
Fernando Caida Greco has also made numerous radio and television recordings, including the concert broadcast live by Berlin Radio in January 2000 in duo with Frangiz Ali-Zade, a concert during which he replaced his teacher Ivan Monighetti. In 2002 Monighetti asked him to replace him again and thus held the world premiere of K. Nysted’s “Stabat Mater” for cello and choir in Basel.
These statements led several composers to take an interest in him: Sergio Calligaris dedicated his version for cello of the “Double Concerto” for violin, piano and strings to him and the Swiss composer Alfred Knüsel wrote a Concerto for cello and orchestra expressly conceived for him.
His passion for chamber music led him to collaborate with artists such as Salvatore Accardo, Sergio Azzolini, Laura De Fusco, Edoardo Torbianelli, Francesco Manara, Pierre-André Taillard, Enrico Onofri, Oscar Ghiglia, Bruno Giuranna, Franco Petracchi, Rocco Filippini, Paolo Bordoni, Andrea Bacchetti, Marco Grisanti.
He performed concerts in Italy, Switzerland, Austria, Germany, Belgium, Luxembourg, Poland, Czech Republic, Slovenia, France, Latvia, Portugal, Spain, Greece, Turkey, China, United States and Canada.
At the personal invitation of Maestro Salvatore Accardo, he was a member of the homonymous Quartet in the series of concerts that were held as part of the MITO Festival (G. Verdi Conservatory of Turin) and of the “Notti Trasfigurate” Festival (Olympic Theater and Auditorium of Vicenza).
Passionate scholar of cello treatises, he performs music from all eras on original instruments, using cellos in original conditions and mounted in bare gut even for the 20th century repertoire and contemporary music, strictly following the performance practice of the classical Italian school. He regularly holds conferences and masterclasses on the subject. In this regard, his revision, for the types of the Publishing Society of Musicology, of Guglielmo Quarenghi’s method of cello, the most important Italian treatise for cello of the 1800s, is forthcoming, containing among other things one of the most in-depth chapters. on the accompaniment of opera recitatives on the harmonizing cello. This practice has recently been revived in the theater (for the first time in Italy after almost a hundred years) by Fernando Caida Greco during “Il viaggio a Reims” by Gioacchino Rossini, a production of the Coccia Theater in Novara (2015).
Fernando Caida Greco has also take part numerous radio and television recordings, including the concert broadcast live by Berlin Radio in January 2000 in duo with Frangiz Ali-Zade, a concert during which he replaced his teacher Ivan Monighetti. In 2002 Monighetti asked him to replace him again and thus held the world premiere of K. Nysted’s “Stabat Mater” for cello and choir in Basel.
These statements led several composers to take an interest in him: Sergio Calligaris dedicated his version for cello of the “Double Concerto” for violin, piano and strings to him and the Swiss composer Alfred Knüsel wrote a Concerto for cello and orchestra expressly conceived for him. .
His passion for chamber music led him to collaborate with artists such as Salvatore Accardo, Sergio Azzolini, Laura De Fusco, Edoardo Torbianelli, Francesco Manara, Pierre-André Taillard, Enrico Onofri, Oscar Ghiglia, Bruno Giuranna, Franco Petracchi, Rocco Filippini, Paolo Bordoni, Andrea Bacchetti, Marco Grisanti.
Recently, he the world premiere of Alfred Knüsel’s Concerto for cello and orchestra for IGNM Switzerland (Zug, Lucerne and Basel) with the “Ensemble Montaigne”, the world premiere of “Abstract Extension” by Andrea Manzoli with the ISA at the Renzo Piano Auditorium in L’Aquila and two concerts at the Venice Biennale with music by Betsy Jolas (“Wanderlied” for cello and 15 instruments with the ensemble “Geometrie Variabili”) and pieces for cello solo in the world premiere of Andrea Manzoli, Alessandra Bellino, Umberto Pedraglio, Alessandra Ravera and Sonia Bo.
He also performed the Italian premiere of W. Rihm’s Konzert in einem Satz with the ORT conducted by Peter Rundel for La Biennale Musica di Venezia 2019.
Since 2017 he has taken part in Royaumont’s “Program claviers” which is an international project that includes courses, musicological research and concerts. It ends in 2019 with a Master class and a concert in duo with Edoardo Torbianelli, dedicated respectively to the repertoire for cello and piano by L. Van Beethoven and to chamber music by Robert Schumann.
In 2018, a CD was released for the TACTUS record company, containing his live performance of “Romanza e Humoresque” for cello and orchestra, Op. 16 by Leone Sinigaglia. This work is followed by, again for TACTUS, a CD dedicated to 21st century Italian music for solo cello and a CD, published by the French label Paraty, dedicated to Chopin and Franchomme’s music for cello and piano; both discs were released in 2020. The album about Chopin in particular, obtained 5 stars from the prestigious French magazine Classica (April 2020) and was reviewed by the same magazine with these words:
“Far from the lyrical versions played on modern instruments, in this interpretation the living room spirit dominates […], for its intimate character and for the way of privileging not the melody, but the harmony, underlining all the composer’s inventiveness – Notturno op. 48 N.2, acrobatic and delicate, Nocturne op. 14 No. 3 by Franchomme, of a moving sensitivity to tears “
Fernando Caida Greco is Chamber Music teacher at the “U. Giordano” of Foggia. He plays a C.A. Miremont from 1880 which alternates with a Bruno Montagne from 2017.